mercoledì 7 gennaio 2009

IL SANNIO QUOTIDIANO: Continuano gli incontri promossi dal comitato ‘Il Ponte’ Data: 29-12-2008

E’ in programma per stasera un nuovo incontro in agenda per il comitato civico ‘Il Ponte’ e si discuterà su: ‘Come superare la stagione dei piccoli favori e redigere insieme la Carta dei Servizi per i cittadini ?’ e ‘Quale è la fonte dei principali disagi per il cittadino, forse il difficile rapporto tra amministrazione ed uffici comunali?’.
Un ciclo di sei appuntamenti in vista delle comunali di primavera. In vista dell’incontro ecco le parole di Libero Sica, portavoce del comitato pontese: “Tutti noi, tutti, prendiamoci la responsabilità di cittadini, di genitori, di amministratori e chiediamoci cosa possiamo fare per contribuire alla crescita del piccolo territorio in cui abbiamo deciso di vivere e di lavorare. Cosa possiamo fare per la comunità di cui facciamo parte? Cosa possiamo proporre, suggerire agli amministratori per migliorare il migliorabile?”.
Dai quesiti alle proposte. “Una buona relazione tra due persone, tra gruppi di persone, tra un’amministrazione comunale e i cittadini passa attraverso la condivisione e il rispetto di identici valori. La relazione – ha dichiarato ancora Sica - aumenta di qualità e si arricchisce man mano che abbandoniamo l’io, io sono, io faccio e passiamo al noi, noi siamo, noi facciamo. La comunità siamo noi, non sei tu, non sono io. I concittadini di buon senso, vogliono essere, se già non lo siamo, cittadini responsabili e iniziare a passare al noi. Se gli amministratori attuali e futuri, maggioranza e minoranza, avvertono la necessità di abbandonare preconcetti, pregiudizi, contrapposizioni e passare anche loro dall’io al noi, per poter lavorare insieme ad un programma di crescita per il bene della comunità, per le nostre famiglie, per i nostri figli”.
Da qui la conclusioni: “Esorto tutti a provarci e a confrontarci. Non provarci, potrebbe significare, e parlo al condizionale per rispetto della suscettibilità e permalosità di qualcuno, non essere cittadini responsabili, potrebbe significare non essere buoni genitori, non avere a cuore – ha concluso - il futuro dei nostri figli, della nostra comunità, e continuare a lamentarsi”.

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