martedì 12 maggio 2009

Il Sannio Quotidiano - Il lungo elenco di richieste de ‘Il Ponte’

Il lungo elenco di richieste de ‘Il Ponte’
Data: 11-05-2009

“20 Punti per Ponte”: così si intitola il protocollo d’intesa che il comitato civico de ‘Il Ponte’ intende far suggellare a tutti i candidati sindaco e quelli alla carica di consigliere comunale.
Ecco l’elenco dei punti: “Considerato che con le elezioni comunali siamo prossimi al rinnovo del consiglio comunale di Ponte, che è naturalmente giunto alla sua scadenza, si stipula questo accordo volontario elettorale, riconoscendo, per chi è già stato eletto nelle precedenti amministrazioni, le proprie responsabilità per quanto poteva essere fatto fin ora e non è stato fatto. Con questo protocollo d’intesa il candidato si impegna a mettere in essere tutte le azione politiche atte alla risoluzione delle problematiche successivamente elencate, rispettandone i tempi d’intervento massimi previsti ed una verifica annuale degli impegni assunti. Il comitato – continua la nota - si impegna a collaborare fattivamente e ad attivare un’adeguata comunicazione di tutte le azioni amministrative poste in essere per tendere ed ottenere la risoluzione delle problematiche appresso descritte”.
Da qui parte una lunga carrellata che comincia proprio dalla nomina e dalle deleghe con pieni poteri del maggior numero di assessori possibili, facendo in modo che costoro si possano insediare, nei tempi minimi previsti dalla normativa, contemporaneamente con le relative deleghe e che le stesse siano distribuite in modo equilibrato tra essi. Poi il comitato chiede specifici incarichi a tutti i consiglieri, compresi quelli di minoranza, facendo precedere uno specifico dibattito pubblico sull’argomento.
Spazio all’edilizia scolastica, con la messa in sicurezza delle scuole in prospettiva sismica, mettendo in atto in via prioritaria rispetto a qualunque altra spesa dell’ente specifici finanziamenti, nel rispetto delle dotazioni finanziarie dell’ente, entro sei mesi dall’insediamento, sia pure in modo graduale ma sistematico.
Il comitato chiede ancora l’attivazione di servizi consorziati con altri Comuni, tutti quelli possibili in virtù delle normative vigenti oggi e negli anni in carica, entro 18 mesi dell’insediamento; la redazione dello Statuto e della carta dei servizi per i cittadini da farsi entro 12 mesi dall’insediamento, con particolare priorità per la parte che attiene i rapporti tra i cittadini e le società terze incaricare dall’Ente per l’erogazione di specifici servizi, come acqua, gas, spazi pubblici, affissioni, insegne ecc. Adozione di appositi moduli di contatto tra i funzionari dell’ente ed i cittadini ove si possano avere riscontri chiari ed identificabili relativi alle integrazioni e/o modificazione delle pratiche presentate all’Ente, con lo scopo di individuare un’unica pronta risposta alle esigenze dei cittadini.
Da qui ‘Il Ponte’ riporta un esempio: nella presentazione di una concessione edilizia il cittadino deve avere un unico documento di riscontro ove può individuare in modo chiaro ed univoco la eventuale documentazione integrativa o sostitutiva di quella presentata senza ulteriori rimbalzi successivi, al fine di ottenere una capacità attrattiva degna del nostro territorio. Definizione dei tempi massimi di colloquio di ciascun cittadino con i singoli funzionari dell’ente.
Occhi puntati poi sull’avvio della raccolta differenziata che deve partire entro 4 mesi dall’insediamento, nel rispetto della valorizzazione intelligente dei rifiuti e della sensibilità dimostrata dai cittadini pontesi alla questione, con particolare attenzione alla spesa per le famiglie e i soggetti economici, affinché si raggiunga tale servizio senza gravare ulteriori compensi sui cittadini.
Il sodalizio chiede poi un metodo che relazioni in modo volontario i compenso degli amministratori al raggiungimento di specifici obiettivi, entro 3 mesi dall’insediamento; poi la revisione degli obiettivi che determinano il compenso ai funzionari, facendone precedere un pubblico dibattito, e il tutto entro 3 mesi dall’insediamento.
Poi il comitato civico chiede che in un anno si facciano almeno cinque consigli comunali, con la specifica condizione di attivarsi in modo intenso, con l’utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione possibili, anticipandone la data con largo anticipo, impegnandosi anche a fissare delle date che coincidano con altri eventi della nostra comunità, al solo titolo esemplificativo, feste di piazza, sagre, manifestazioni delle associazione sul territorio ecc., in modo da attrarre il maggior numero possibile di cittadini. Indice puntato sul sociale: si chiedono consultazioni pubbliche e periodiche con tutte le associazioni presenti sul territorio, almeno una volta ogni anno; poi la pubblicazione di un bilancio annuale sintetico, entro un anno dall’insediamento, comprensibile ai cittadini, con l’indicazione delle entrate, e delle uscite di cassa e di chi determina tali flussi di cassa, nel rispetto della privacy solo per i privati, che verranno raggruppati per categorie omogenee, nonché dei dati sull’indebitamento netto dell’Ente e dei suoi crediti.
Poi tutti i possibili progetti e finanziamenti proposti da qualsiasi tecnico, anche non locale, sin dall’insediamento, con particolare riguardo di quelli che prevedono opere in difesa del suolo dai suoi processi erosivi e della sistemazione idrogeologica, comprese le opere di ingegneria naturalistica.
E continua il lungo con la razionalizzazione ed un diverso ruolo dell’ufficio del segretario comunale da attuarlo, entro un mese dall’insediamento. L’avvio della mensa scolastica il primo giorno di scuola, il rilascio di documenti, permessi e concessioni in tempi minori della normativa vigente e comunque in modo competitivo rispetto ai comuni circostanti; poi ‘Il Ponte’ chiede la presenza istituzionale di Ponte in tutti gli eventi di carattere locale e quantomeno provinciale; poi tutte le pratiche relative al terremoto del 1980, entro 18 mesi dall’insediamento; l’organizzazione degli uffici per produrre il maggior numero possibile di progetti di finanziamento, osservando quanto e come si faccia nei comuni a noi assimilabili, entro 4 mesi dall’insediamento; l’eseguibilità dei lavori di tutti i progetti cantierabili, entro 6 mesi dall’insediamento ed infine dare avvio al nucleo comunale di protezione civile agevolando anche la creazione di un’unita’ di protezione civile volontaria, entro 18 mesi dall’insediamento.

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